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Migliaia di pensionati non riusciranno a pagare le bollette nei prossimi mesi

Vere storie di pensionati in difficoltà per il caro bollette

Il caro bollette, sopraggiunto con il 2022, sta mettendo in ginocchio la stabilità economica di moltissime famiglie italiane e le prime conseguenze iniziano ora a farsi sentire.  

Forse anche tu hai da poco scoperto l’importo dell’ultima bolletta del gas o della luce, e per un attimo hai temuto di avere un mancamento. Anche se speri solo in brutto sogno, purtroppo è tutto reale: i prezzi delle bollette oggi sono più che mai alle stelle.

Considerato il continuo aumento dei costi della vita, unito al fatto che stipendi e pensioni non aumentano di pari passo, sono molti gli italiani seriamente preoccupati di come arrivare alla fine mese.

Come se non bastassero quasi due anni di pandemia – non appena ripresa una parvenza di normalità – siamo costretti ad affrontare questo nuovo ostacolo. 

Alcune stime indicano che gli aumenti in bolletta sono del 61% per il gas e del 48% della corrente (fonte: il Sole 24 Ore). Quindi, in concreto, dobbiamo prepararci a pagare il doppioe anche di più – rispetto alle bollette degli ultimi anni.

 

Tra i primi a essere messi in difficoltà da questa situazione sono i pensionati: già in equilibrio economico precario, a causa di pensioni statali ai limiti della povertà, l’aumento spropositato dei costi energetici rappresenta per loro una vera e propria stangata.

Pensare che fino a qualche anno fa, la maggior parte di queste persone aveva un lavoro soddisfacente, che gli consentiva di condurre una vita dignitosa e tranquilla

Oggi, invece, molti pensionati si ritrovano a contare i centesimi per riuscire a far quadrare i conti e per pagare le normali spese quotidiane come l’affitto, l’acquisto di alimentari e appunto, le bollette.

Considera che da dati ufficiali sono oltre 5,3 milioni gli italiani che vivono con meno di 1.000 euro lordi al mese di pensione, e che quindi, in concreto, devono “tirare a campare” con 600-800 euro al mese. 

In queste condizioni economiche è facile capire come milioni di pensionati si trovino ora in seria difficoltà, di fronte a bollette del riscaldamento che possono raggiungere anche i 400-500 euro ogni due mesi.

Molti di questi pensionati si trovano in una condizione socio-economica ai limiti della povertà e non possono – o comunque non voglionopesare sul reddito dei figli (i cui stipendi, spesso, sono a malapena sufficienti per mantenere loro stessi). 

È così che dopo una vita di lavoro e sacrifici, si ritrovano senza niente, costretti a fare la fila alla Caritas per garantirsi un pasto e dipendendo da reti di volontariato.

Ti basta vedere i titoli di qualsiasi quotidiano per leggere molte delle storie vere di pensionati italiani ridotti sul lastrico.

Una di queste storie, finite sui giornali recentemente, è quella di Giuseppe, 77 anni. Ha lavorato una vita come agente rappresentante di commercio per un’azienda statunitense e ora vive con la pensione minima.

La sua famiglia di origine vive in Sicilia, dove anche lui è nato, ma a Firenze, dove vive da solo, non ha alcuna rete familiare su cui contare.

Le bollette per Giuseppe sono un vero incubo, tanto da aver paura ogni giorno a controllare la posta, rischiando di trovare una bolletta che non riuscirà a pagare. E proprio quello che temeva è successo di recente, quando sono arrivate le spese del gas, che visti i rincari sono diventate insostenibili per lui. 

Giuseppe si è sempre trattenuto dal chiedere aiuto per orgoglio e anche per la sua dignità, ma di fronte della drammatica situazione attuale non ha potuto fare altrimenti: è stato costretto a rivolgersi a una rete di volontariato del suo quartiere. Altrimenti, quella bolletta non sarebbe riuscito da solo a pagarla.

La storia di Giuseppe è diventata famosa, ma oltre a lui ci sono moltissimi altri pensionati che stanno affrontando le stesse identiche difficoltà. Sono in molti a dover chiedere aiuto per riuscire ad arrivare a fine mese, perché la pensione è troppo bassa per coprire anche solo le spese di sussistenza.

Tutto questo fa arrabbiare, dal momento che si tratta di persone che hanno versato contributi per una vita, proprio come stai facendo tu adesso.

Lo Stato italiano si trattiene una fetta importante del tuo reddito, ma per il futuro non può darti alcuna certezza. Questo fatto è molto grave e purtroppo ancora oggi troppi italiani sembrano essere inconsapevoli delle conseguenze di questa situazione.

Forse perché è più facile “mettere la testa sotto la sabbia”, ignorando il problema, piuttosto che affrontarlo e trovare una soluzione.

Quello che rischi però, continuando a rimandare il problema, è di arrivare a un punto in cui non è più possibile “mettere le pezze” per contenere la situazione: quando arrivi al fatidico giorno della pensione, poi, È TROPPO TARDI per fare qualcosa. 

Scoprirai l’amara sorpresa, ovvero che lo Stato ti riserva una rendita con cui a malapena riuscirai a mantenerti.

Anzi, visti gli aumenti costanti dei prezzi e del costo della vita, sarai già fortunato se con la pensione statale riuscirai anche solo ad arrivare a fine mese, senza dover dipendere dai tuoi figli o da altri!

Voglio però farti riflettere su questo: stai lavorando – e lavorerai ancora per molti anni – versando contributi, facendo sacrifici e impiegando la maggior parte del tuo tempo per produrre reddito… Per poi trascorrere la tua vecchiaia da povero?

Sono sicura che la tua risposta è NO e che ti aspetti qualcosa di meglio per quando ti ritirerai dal mondo del lavoro.

Immagino che la tua idea di pensionamento sia diversa da quella che sta vivendo Giuseppe, il pensionato di cui hai letto la storia qui sopra. Quello che desideri è trascorrere gli anni della pensione godendoti appieno il tempo libero, dedicandoti finalmente ai progetti che avevi sempre dovuto rimandare, a viziare i tuoi nipoti, a viaggiare…

Insomma, un meritato riposo dopo una vita di lavoro e di dovere. Una stabilità economica che ti permetta di dormire sonni tranquilli, con la capacità di affrontare l’ imprevisto e di toglierti anche qualche sfizio.

Finalmente, vivere con quella spensieratezza che solo il poter contare su un reddito sicuro può darti, un reddito che niente e nessuno potrà toccare

Oggi sei ancora a tempo per evitare di ritrovarti domani nella situazione di Giuseppe e di molti altri pensionati italiani, messi in seria difficoltà dal caro bollette. Oggi sei ancora a tempo per far sì che il futuro che hai in mente, per te e per la tua famiglia, si realizzi.

La verità è che la responsabilità è solo in mano tua, ed è per questo che DEVI AGIRE ORA per mettere al riparo il tuo domani.

Il primo passo da compiere è conoscere l’IMPORTO DELLA TUA PENSIONE: è infatti partendo dal calcolo esatto della tua pensione statale che avrai l’opportunità di scoprire la soluzione più adatta al tuo caso, così da garantirti una vecchiaia in serenità.

Quindi, CALCOLA ORA LA TUA PENSIONE:

Si aprirà una pagina su cui troverai il calcolatore per simulare la tua pensione. Inserisci i tuoi dati e scopri cosa ti riserva la tua pensione statale!

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