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Le nuove leggi autorizzano un prelievo anche sul tuo conto corrente?

Bancomat

Se hai letto le notizie degli ultimi giorni, forse hai sentito parlare ancora di “Patrimoniale”.

Cos’è una “Patrimoniale? 

Non è altro che una tassa sui nostri beni. Quello che definiamo un prelievo “forzato”, nel senso che è un qualcosa di imprevedibile, perché lo stato può decidere di effettuare nel giro di qualche giorno.

Di solito – guarda caso – viene deciso nel fine settimana, così come è già successo nel 1992 con il Governo Amato.

Chi colpisce?

Può colpire sia persone fisiche, quindi cittadini come te, che persone giuridiche, ovvero aziende.

Cosa possono prelevare?

Qualunque tipo di bene, quindi a partire dal denaro sul conto corrente, ad arrivare a immobili, fondi, azioni.. etc.

Premesso che non mi piace parlare di politica, c’è comunque da sottolineare che i “piatti preferiti” in questo momento dallo stato sono due:

  • immobili;
  • conti Correnti. 

Perché?

Guarda caso siamo in una situazione davvero unica al mondo.

Dagli ultimi dati del 2018 risulta che abbiamo 5.246 miliardi di immobili.

Perché 7 Italiani su 10 hanno almeno un’abitazione.

A fine 2019 risulta che abbiamo superato la soglia di 1.500 miliardi sui conti correnti.

Ed è in particolare questo secondo aspetto quello più “succoso” per lo Stato, perché subito disponibile sul conto corrente.

Risparmi sudati che potrebbero finire come carne fresca subito pronta per poter essere macellata.

Oltre a creare problemi “di patrimoniale”, i soldi sul conto corrente sono un reale pericolo in ogni situazione di mercato, in ogni momento storico anche se sono “pochi”.

Provo ad esplodere il concetto con qualche esempio. 

Ogni giorno, senza saperlo siamo esposti a diverse patrimoniali, a diversi “prelievi forzati”.

Molto probabilmente i soldi che hai sul conto corrente sono il risultato dei risparmi di una vita, di sacrifici tuoi e dei tuoi genitori e ogni mese cerchi di risparmiare per far crescere quella cifra.

Siamo giustamente concentrati nello spendere meno di quanto entra.

E questo è estremamente corretto.

Spesso però non pensiamo alle conseguenze di un prelievo forzoso, non pensiamo ad esempio ad un eventuale fallimento della banca.

Tutti eventi che in qualche modo possono far svanire nel nulla una parte, o tutti i nostri sacrifici.

Perché?

Perché spesso pensiamo che cose come la patrimoniale siano eventi improbabili, ma così non è. 

Non è un’opinione personale, ma è la storia a dimostrarlo.

Nel 1919 è stata applicata per “recuperare” i debiti contratti dallo stato durante il periodo della guerra mondiale.

Nel 1936 è stata applicata subito dopo la Guerra d’Etiopia.

Nel 1940 per la seconda Guerra Mondiale.

Dal 1947 al 1960 abbiamo l’imposta straordinaria per la ricostruzione.

Nel 1992 il Governo Amato ha applicato il 6 per mille su tutti i conti correnti.

Nel 2012 Monti ha esteso la tassa anche sulle abitazioni principali.

Siamo a 19 patrimoniali in totale.

Se escludiamo quella del 1919, sono 18 negli ultimi 82 anni, che è circa la durata della vita media in Italia.

Ciò vuol dire che nel corso della tua vita molto probabilmente avrai a che fare con questi prelievi 1 volta ogni 4 anni.

È certamente una media, ma è imprevedibile! Potrebbe essere anche peggio.

Inoltre, fino a qualche anno fa era assolutamente giusto, coerente e redditizio avere i soldi sul conto.

Questo perché negli anni 80 avevamo i BOT (Buoni Ordinari del tesoro), in parole più semplici: prestiti allo stato Italiano che rendevano oltre il 20%.

Cioè nel 1981 io prestavo soldi allo stato per tre mesi ed ottenevo il 20,45% di rendimento!

Avevamo poi conti correnti con tassi positivi. Ovvero, anche per le somme depositate sul conto guadagnavo interessi avendoli sempre disponibili.

Quindi, era assolutamente lecito non pensare ad una gestione della liquidità diversa da BOT e conto corrente.

Oggi però la situazione è drasticamente cambiata, ci sono banche come Unicredit che hanno già iniziato ad applicare tassi negativi. Cosa significa? 

Che dovrai pagare per tenere i soldi in banca. Sembra assurdo, ma è già la realtà per chi ha oltre 1mln di deposito. Quindi è in arrivo anche per chi ha somme più piccole.

In realtà chi ha 5.000 / 20.000, sta già pagando questa “tassa” con un altro nome: costi di conto corrente.

È ovvio che la banca non può chiamarla così per i ricchi, perché?

Perché non può chiedere 1.000€ di costi per il conto corrente.

Allora preferisce chiedere lo 0,01% (che equivale sempre a 1.000€) ma chiamandoli “interessi negativi”.

Viene da sè che per chi ha 20.000€ allora chiedere 1,66€ al mese è molto più semplice ed accettabile. Il costo di 1,66€ al mese equivale a 20€ all’anno, quindi sempre lo 0,1% di 20.000€.

Che cosa possiamo fare per evitare una tassa in questo periodo?

Premesso che non si devono fare cose illegali, o comunque al limite con la legalità tipo: 

  • Correre al bancomat per prelevare;
  • Fare bonifici a persone “strane”;
  • Spostamenti di denaro alle Cayman.  

Quindi certamente “svuotare” il conto corrente con queste modalità non è soluzione.

Quello che si dovrebbe fare è gestire la liquidità in modo tale da difendersi da questi imprevisti.

Chi ha capitali superiori al 1.000.000 ha intorno a sè avvocati, commercialisti, fiscalisti, ed altre decine di consulenti che lavorano per lui. 

Il piccolo / medio risparmiatore con 10 / 20 / 50.000 € sul conto non può permettersi tutti questi consulenti, ma deve gestire la liquidità in modo assolutamente chirurgico, ancor di più di chi ha grandi capitali.

Attenzione, dobbiamo sempre tenere sul conto la cifra che ci serve per le spese di tutti i giorni e per piccoli imprevisti.

L’errore da non commettere è tenere decine di migliaia di euro solo “perché non si sa mai”.

Ci sono strumenti legali, diversi dal conto corrente che ti permettono di:

  • Rendere i soldi impignorabili;
  • Renderli insequestrabili;
  • A prova di patrimoniale; 
  • A prova costi di conto corrente. 
  • Con interessi positivi [non so se lasciarlo o se è troppo bello x essere vero] DIPENDE SE è REALE O MENO 

Strumenti che allo stesso tempo sono liquidi, ovvero pronti a restituirti il denaro in caso nel giro di qualche giorno, in caso di gravi imprevisti. 

Quindi, altro errore da non commettere è farsi “imbambolare” dal primo assicuratore o consulente finanziario che facendo gli interessi delle assicurazioni e delle banche, tendono a vincolare ogni centesimo del piccolo risparmiatore.

Quindi, ricapitolando ci sono 3 scelte:

  1. puoi negare la realtà continuando a tenere tutti i soldi sul conto corrente rischiando tutte le patrimoniali e tutti i costi che la tua banca deciderà di applicare;
  2. puoi cercare di far cambiare le leggi, andando al governo per eliminare la tassa sulla patrimoniale;
  3. puoi impegnarti nel decidere di gestire il tuo denaro con l’aiuto di un esperto invece che lasciarlo al caso come stai facendo oggi, e fare in modo che ti frutti qualcosa oltre a non pagare i costi nascosti e le patrimoniali. 

 

Se non rientri nella nicchia super ristretta di chi ha decine di consulenti che aiutano a gestire il patrimonio, ma vuoi comunque fare una corretta pianificazione per evitare tasse inutili, allora non perdere altro tempo e contattaci qui:

A presto.

Lady Jessica

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